Insulti a Pessotto, identificati ultrà
Gridarono «Muori», «Ucciditi» e «ammazzati» al responsabile delle giovanili della Juve. Episodio ripreso da un video: la Digos li ha individuati, rischiano il Daspo
Adesso hanno un nome coloro che gridarono insulti e minacce contro Gianluca Pessotto, responsabile
organizzativo del settore giovanile della Juventus, lo scorso 20 dicembre alla fine del derby di Coppa Italia Primavera contro il Torino, vinto dalla Juve. In particolare, all’ex giocatore bianconero, che anni fa aveva tentato il suicidio, erano state apostrofate frasi come «Muori», «Ucciditi» e «ammazzati». L’episodio era stato immortalato in un video che aveva scandalizzato le tifoserie di entrambe le squadre e suscitato migliaia di commenti sui social e sul web.
organizzativo del settore giovanile della Juventus, lo scorso 20 dicembre alla fine del derby di Coppa Italia Primavera contro il Torino, vinto dalla Juve. In particolare, all’ex giocatore bianconero, che anni fa aveva tentato il suicidio, erano state apostrofate frasi come «Muori», «Ucciditi» e «ammazzati». L’episodio era stato immortalato in un video che aveva scandalizzato le tifoserie di entrambe le squadre e suscitato migliaia di commenti sui social e sul web.
Ingiurie pronunciate da ultrà granata
La Digos di Torino, dopo alcuni giorni di verifiche, ha identificato gli autori delle ingiurie. Si tratta di due ultrà del Toro, vicini alla Curva Maratona. Adriano Franco, di 57 anni e Carmine Gallo di 51, entrambi residenti nel torinese e già conosciuti dalle forze dell’ordine. Gallo era stato segnalato dalle autorità danesi l’11 dicembre scorso perché era stato sorpreso allo stadio con due bombolette spray al peperoncino quando il Toro giocava la partita valida per l’Europa League. Franco, oltre che per il reato di ingiurie aggravate, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per possesso di oggetti atti ad offendere. Mentre si sporgeva dalle reti per insultare Pessotto, la Digos lo ha immortalato con una cintura in mano. Un oggetto che, portato allo stadio, figura come un’arma da usare in caso di scontri.
Pessotto non ha sporto denuncia
Pessotto, poco dopo il fatto, aveva detto che non avrebbe sporto querela contro gli ultrà. Se cambiasse idea – visto che il reato di ingiuria è perseguibile a querela della persona offesa - entro tre mesi la segnalazione in procura si potrebbe trasformare per entrambi in una denuncia e partirebbe un procedimento giudiziario a loro carico. Ma il provvedimento più grave arriverà nei prossimi giorni dalla questura di Torino, che per entrambi ha previsto il Daspo.
Corriere
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