Entrevista: COLLETTIVO INCUDINE (Udinese)

Esta vez os traemos entrevista con uno de los grupos de la curva nord del Udinese. Nos referimos al COLLETTIVO INCUDINE. 


1) RACCONTACI UN PO LA STORIA DEL TIFO NELLA TUA CITTA’

A Udine i primi passi di tifo organizzato sono da ricercare durante i campionati di serie C sul finire degli anni '70, quando nel settore Distinti del vecchio Stadio Friuli (le curve ancora non esistevano) si radunavano alcuni ragazzi con l'intento di sostenere le 11 casacche bianconere in campo. Il movimento ultras vero e propio nasce invece nel settembre 1980 con l'avvento dei BAWS (Black & White Superstars), a cui faranno seguito poco dopo i Teddy Boys (1980/81, senza ancora la dicitura Hooligans) e Nuova Guardia Ultrà (1983, gruppo nato dal quartiere di Via Riccardo di Giusto). Gli
HTB (Hooligans Teddy Boys) guidano tutt'ora il tifo nella Nord, e nella prima metà degli anni '80 in curva erano visibili anche gli striscioni "Black Warriors", "Commandos Friuli", "Ultras", "Potere Bianconero". Meritevole di menzione è anche la prima sezione ufficiale dei Teddy Boys nata nel 1982, ossia gli HTB Monfalcone. Nello stesso anno nascono anche gli Alcooligans, gruppo attualmente ritornato alla ribalta dopo moltissimi anni di inattività. Nel 1985/86 entra in scena la Bassa Friulana, dapprima come "Brigata Andrea Barusso", per poi passare da BAB - "Brigata Andrea Barusso" a BABS - "Brigata Azione Bassa Selvaggia", e definitivamente consacrarsi nel 1988 con l'avvento della Brigata Ultrà, gruppo ultras storico per eccellenza della Nord assieme agli HTB ed NGU. Nel frattempo vedono la luce anche sezioni esterne ad Udine, tra le quali Milano, Conegliano, Treviso, Padova e Marche. Nel dicembre 1989 nella zona dell'Alto Friuli e cividalese nascono i Nord Kaos, mentre l'inizio degli anni '90 è contraddistinto dalla nascita dei North Boys (diventati poi Friulani al Seguito nel 1994) e dei Bisiachi, gruppo di riferimento nell'isontino. Il 10 dicembre 1995 da una fusione delle sezioni pordenonesi dei Teddy Boys-Brigata e Nord Kaos nascono gli Ultras Destra Tagliamento, ora conosciuti come Ultras Udinese 1995. L'anno successivo è la volta dei Supporters, nuovo gruppo organizzato nella Bassa Friulana dopo lo scioglimento della Brigata, ed a cavallo degli anni '90 è giusto ricordare anche il gruppo Legione, spesso presenti al seguito dei bianconeri. Nel 2003 vede la luce il Collettivo IncUdine, nati inizialmente come costola della Bassa Friulana per poi prendere piede nella Nord ritagliandosi un proprio spazio. Molto più di recente costituzione invece i Briganti Baldassa, gruppo di amici della zona di cui portano il nome, La Disperata con il riavvicinamento di alcune vecchie facce della Nord sotto nuova effige, ed i Patria Udinese, gruppo impegnato a Udine anche politicamente. Questa in sintesi è la storia della Curva Nord Udinese e di chi l'ha resa grande. Ritengo poi altrettanto giusto ricordare anche i grandi del passato e chi ci guarda da lassù, mai dimenticati e che sempre verranno ricordati in ogni stadio che ci vedrà presenti: figure storiche come il Nero, il Pazzo, Roberto Feccia, o come Matteo che ha portato Udine al seguito della Nazionale, o come Leo, Diego, Ivan, Ilario, Max e tutti coloro i quali ci hanno lasciato con la sciarpa bianconera al collo.

2) QUALI SONO LE VOSTRE RIVALITA’ E LE VOSTRE AMICIZIE?
La rivalità storica per eccellenza è sicuramente contro la Triestina, derby che non viene vissuto da moltissimi anni e che sicuramente sarebbe in grado di rivitalizzare l'ambiente. Poi indubbiamente Verona, Napoli, Juventus e Venezia sono altrettanto sentite, così come con il Bologna dopo la recente rottura del gemellaggio. Gemellaggi sentiti da tutta la curva sono sicuramente quelli con Vicenza e Austria Salzburg, poi ogni gruppo di suo gestisce amicizie personali tra le quali sicuramente spiccano Arezzo, Genoa, Ravenna e Burghausen.

3) COM’E’ SECONDO TE LA SITUAZIONE DAL PUNTO DI VISTA ULTRA’ IN ITALIA?
Pessima dopo la morte di Raciti a Catania. In Italia già da qualche anno è in atto una fortissima repressione contro gli ultras, i quali non riescono a fare fronte comune poichè le rivalità ed i campanilismi hanno da sempre il sopravvento sull'interesse comune di un movimento purtroppo
sempre più alla deriva. L'introduzione del biglietto nominale prima e della tessera del tifoso poi hanno completamente destabilizzato l'ambiente, colpevole di essere rimasto a guardare durante questa prima fase, e di non aver fatto fronte comune con l'avvento della tessera. Quest'ultima in particolare ha creato moltissime spaccature all'interno delle curve stesse, riuscendo a dividere laddove sino a poco tempo prima sembrava quasi impossibile anche soltanto riuscire a scalfire. Un ulteriore giro di vite del Governo ha poi allungato i tempi di rientro dei diffidati, inasprendo le pene e con gli articoli 8 e 9 di queste nuove leggi repressive che vanno ulteriormente a complicare la vita di chi si ritrova sotto effetto daspo. E' proprio di questi giorni la notizia che la tessera del tifoso sia definitivamente decaduta, ma in definitiva da quanto ho potuto apprendere cambierà poco o nulla, ed a trarne beneficio saranno soltanto gli occasionali.

4) PERCHE’ IL NOME DEL VOSTRO GRUPPO E QUANDO FOI LA FUNDAZIONE?
Il Collettivo IncUdine nasce per volontà di quattro ultras, i quali non riconoscendosi più nelle realtà a cui appartenevano in quel momento, decidono di crearne una propria. Quando venne proposta l'idea, il nome "incudine" trovò immediatamente consensi, il simbolo circondato dall'alloro venne subito apprezzato, e inoltre piaceva molto anche il fatto che al suo interno si potesse mettere in evidenza la nostra identità con la dicitura "Udine" (all'interno di "incudine"). In un crescendo di entusiasmo e voglia di fare ci si frequentava sempre più spesso, le occasioni di ritrovo extra stadio diventavano sempre meno distanti l'una dall'altra, sino a quel dannato 16 marzo 2003, quando rientrando da una di queste, due dei quattro ragazzi restano coinvolti in un brutto incidente stradale a causa del quale scompare Leonardo Cecon. In suo onore nasce il “Collettivo IncUdine”, ed il nome di Leo 14 anni dopo riecheggia ancora sugli spalti che ci vedono protagonisti. Nell’estate del 2003 la nostra pezza venne esposta per la prima volta in un’amichevole estiva a Trieste contro gli alabardati, mai debutto poteva essere migliore.

5) CI SONO ALTRI GRUPPI LA DOMENICA NELLA VOSTRA CURVA?
Ad oggi, la parte centrale della balaustra a Udine è rappresentata dai vessilli Teddy Boys e Nuova Guardia, due drappi tricolori con al centro i rispettivi simboli. Al loro fianco presenziano rispettivamente il Collettivo IncUdine e gli Ultras Udinese 1995, ed a seguire trovano posto le pezze "Tarcento, Tarvisio, Tolmezzo" (rappresentanza ultras dell'alto Friuli in orbita ex-Nord Kaos), La Disperata, e i Patria Udinese. Recentemente agli Alcooligans è stata vietata l'esposizione del loro vessillo, ma comunque continua a sventolare in una zona particolare della parte alta della curva, settore abitualmente occupato da vecchie facce della Nord.

6) LA TRASFERTA PIÙ BELLA E BRUTTA.
Se per trasferta bella intendi la più numerosa, sicuramente ci sono da ricordare gli oltre 6.000 friulani a Praga e i 5.000 a Barcellona (avevo letto da qualche parte record di presenze ospiti al Camp Nou degli ultimi 5 anni), ma in verità la trasferta richiama molti tifosi soltanto se la meta da raggiungere è papabile anche e soprattutto sotto il profilo turistico. Come Collettivo IncUdine invece ricordo
volentieri le 66 presenze di Milano contro l'Inter in un vecchio scontro al vertice, pullman di gruppo riempito in meno di tre giorni e numeri mai ripetuti successivamente. Personalmente ho 329 trasferte all'attivo, e purtroppo mi ritrovo fermo da un anno e mezzo circa causa diffida. Di mio vado abbastanza controcorrente, e per trasferte migliori reputo quelle affrontate in pochissime unità, magari in amichevoli estive e senza scorta. Non a caso mi piace ricordare i 4 del Collettivo IncUdine presenti in solitaria a Salonicco in piena estate contro il Paok, arrivando in auto via Brindisi-Igoumenitza, ed esponendo la pezza in mezzo ai greci nella curva opposta poichè il settore ospiti non esisteva (only season tickets ci dissero). Oppure ancora una volta Salonicco l'anno seguente, quando ancora in 4 e sempre in auto via mare abbiamo bissato la stessa trasferta in Grecia, ma questa volta contro l'Aris. Oppure Belgrado contro la Stella Rossa, quando ci siamo ritrovati in 4 nel settore ospiti dietro la pezza del gruppo durante l'amichevole organizzata in occasione dell'addio al calcio di Stankovic (che a suo tempo affiancava Stramaccioni alla guida dell'Udinese). O ancora l'amichevole a Foggia in 3 del gruppo scendendo da soli in treno, o i 5 del Collettivo IncUdine presenti a Nizza sempre in amichevole e sempre in solitaria. E come non rammentare Coventry, Southampton, Watford, Dortmund (triangolare con il Valencia e scontri in metropolitana tra friulani e tedeschi), Villarreal, Espanyol e tutte le altre amichevoli estive che ci hanno regalato parecchie soddisfazioni. Amichevoli a parte ricordo molto volentieri la prima trasferta dell'Udinese a Mosca contro lo Spartak con il Collettivo IncUdine in gran spolvero, Sanpietroburgo e la successiva giocata a Mosca contro l'Anzhi, Sofia contro il Levski, Siroki Brijeg in Bosnia, Poznan in pieno inverno con temperature glaciali, gli arresti di Lens e Liberec, lo spareggio di Lisbona per l'accesso alla Champions League, il corteo di Liverpool, la fredda pioggia di Atene contro il Panathinaikos, la bolgia del Toumba ancora una volta a Salonicco... francamente ce ne sarebbe parecchia di carne al fuoco se vogliamo ricordare trasferte tutt'altro che facili da affrontare. E come non ricordare poi il lungo periodo durante il quale il nostro gruppo si muoveva in trasferta spesso da solo, in pochi elementi e senza tessera (e quindi senza biglietti), tentando l'acquisto e l'accesso in settori ovviamente diversi da quello ospiti, spesso riuscendoci mettendo in evidenza le falle di un sistema che continua tuttora a fare acqua da tutte le parti, e altre volte rimanendo invece bloccati all'esterno dello stadio ad opera dalla digos locale (la quale la maggior parte delle volte ci individuava soltanto al fischio d'inizio in un punto qualunque dello stadio, e soltanto una volta esposta la pezza in mezzo ai locali richiamati dai nostri cori contro la tessera). Soltanto lo Juventus Stadium ed il San Paolo di Napoli si sono rivelati feudi inviolati da non tesserati, ma entrambe le trasferte nei tre anni di battaglia prima di riuscire ad ottenere l'Away Card a Udine, hanno comunque regalato emozioni ed adrenalina in considerazione della forte rivalità (soprattutto Napoli, in quanto per riuscire a raggiungere il settore ospiti è necessario passare dietro alla Curva A). Sorrido ancora nel pensare a quel Sampdoria-Udinese in posticipo serale di lunedì sera, tanto osannato dalla stampa nazionale per il solo tifoso friulano presente all'interno del settore ospiti: quella sera là fuori c'era anche il Collettivo IncUdine, per l'ennesima volta bloccato da non tesserato. Ma ce ne sarebbero tante altre di situazioni da raccontare. Se poi per trasferta bella
prendiamo in considerazione anche il risultato ottenuto sul campo, allora c'è assolutamente da menzionare quello storico Liverpool-Udinese 2-3, riuscire a sbancare l'Anfield Road è assolutamente privilegio per pochi, ed a dirla tutta anche fuori dallo stadio si registrarono movimenti quella sera (al ritorno a Udine poi gli inglesi persero due striscioni).

7) Il vostro gruppo è considerato di destra o sinistra. Come vedete la politica nelle curve?
Il Collettivo IncUdine si è sempre dichiarato apolitico, e riteniamo che in curva debba essere diffuso soltanto il bianconero. La politica nelle curve comunque c'è sempre stata, spesso venendo rimarcata al punto da essere utilizzata anche come bacino elettorale. Il Triveneto storicamente non ha mai nascosto le sue simpatie verso l'estrema destra, ed Udine alla pari di Verona, Padova e la stessa Trieste ad esempio, non fa certo eccezione. Ma più che per politica il Collettivo IncUdine si è spesso distinto per beneficenza, e nei suoi 14 anni di attività il nostro gruppo ha spesso sostenuto enti friulani a nostro avviso bisognosi di supporto come ad esempio i centri che ospitano i ragazzi diversamente abili di Corgnolo o Codroipo, bambini bisognosi di cure costosissime all'estero, o città che si ritrovavano ad affrontare situazioni climatiche drammatiche come l'alluvione dell'Alto Friuli, di Vicenza e Genova, o i terremoti dell'Aquila e in Emilia. Abbiamo anche sostenuto a più riprese la Fondazione Gabriele Sandri durante i suoi primi anni di attività.

8) CHE NE PENSI Di "EL RINCÓN DEL CURVERO"? 
Sono rimasto piacevolmente colpito nell'apprendere che in Spagna ci sia una pagina così fortemente legata al movimento ultras italiano. Le ho dato volentieri un'occhiata e devo dire che è anche molto aggiornata, si percepisce che dietro c'è un gran lavoro e soprattutto grandissima passione, complimenti davvero.

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