Bologna, sfregiati i murales degli ultras rossoblù

Tifosi del Siviglia, gemellati con il Modena, colpiscono i disegni del ritrovo ‘A Skeggia’ vicino all’ex bocciofila dello stadio.

Un blitz notturno, mirato a colpire il cuore e l’onore dei tifosi rossoblù, in uno dei luoghi di ritrovo più identitari del tifo organizzato locale. È quello andato in scena la notte del 26 novembre al covo ‘A Skeggia’ di via Andrea Costa, sede dei Forever Ultras Bologna 1974 situato dietro all’ex bocciofila da sempre frequentata da tanti tifosi (ma ormai chiusa da anni) alle porte dello stadio Dall’Ara, quando alcuni supporter della squadra di calcio spagnola del Siviglia – gemellata con il Modena Fc – hanno imbrattato gli storici murales degli ultras bolognesi. Uno su tutti, quello dedicato a Roberto Melotti – conosciuto come ‘Il Bimbo’ –, morto il 31 maggio 1994 e rimasto un simbolo per i frequentatori di lunga data della curva Bulgarelli, coperto con croci e scarabocchi.


«Il nemico del mio amico è mio nemico», recita il detto. E così una delegazione di ultras sivigliani, dopo aver partecipato al derby di domenica scorsa tra Cesena e Modena – portato a casa dai romagnoli, ma con diversi scontri prima e dopo la gara –, ha deciso di far tappa in città, prima di prendere il volo di ritorno per la Galizia, e colpire chi, da sempre, nutre un accesa rivalità dentro e fuori dal campo contro i ‘fratelli’ del Modena.

Il gesto , però, sembra essere stato più una spedizione indipendente, piuttosto che un’azione corale. Se nel mondo ultras, infatti, non si è soliti a dietrofront dopo azioni significative come il blitz dell’altra notte, i gruppi del tifo organizzato modenese e sivigliano hanno voluto precisare che con quel raid non c’entrano proprio nulla.

«I gruppi Avia Pervia Modena e Biris Norte Siviglia esprimono la più completa estraneità in merito all’episodio – si legge nella nota diffusa dagli ultras –. L’iniziativa è stata portata avanti da pochi singoli, capiamo e non ignoriamo la gravità di quanto accaduto». Un comunicato deciso, «visto il susseguirsi di dicerie infondate», per sganciare l’immagine degli storici gruppi da quella di qualche singolo che ha agito di testa propria.

«Abbiamo già provveduto ad aprire contatti diretti con esponenti bolognesi, condannando il gesto e impegnandoci fin da subito affinché il murales in ricordo di Roberto sia ripristinato quanto prima – sottolineano ancora i tifosi –. Ci scusiamo nuovamente e pubblicamente con i diversi gruppi del tifo bolognese, rivolgendo anche un pensiero a chi, come Roberto, non è più tra noi».
 
Il Resto del Carlino

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