Ecco lo scempio dentro lo stadio dei Pini

Gli ultras documentano i bivacchi che si consumano all’interno dell’impianto. "E’ diventato un dormitorio degli sbandati"

Ridotto com’è alla mercé di tutti c’era da aspettarselo e fa ancora più male se a scoprirlo sono coloro che, su quelle che erano le sue gradinate, hanno speso tempo, passione e denaro. Lo stadio Dei Pini-Bresciani, o meglio quello che resta in attesa di futuribili interventi di ristrutturazione, è divenuto terra di conquista di sbandati e soggetti senza fissa dimora ed a scoprirlo sono stati proprio i tifosi della Ultras che nei giorni scorsi sono entrati all’interno del malconcio stadio per “ammirare“ in prima persona lo scempio perpretato. Fra servizi igenici semi divelti o portoni sfondati o completamente assenti, spuntano giacigli che evidenziano la presenza di vere comunità che lì vi bivaccano. Ci sono materassi, scarpe, abiti appesi per asciugare, fornetti da cucina, addirittura motorini e passeggini e poi, e qui la preoccupazione aumenta ancora di più, interi kit farmaceutici utilizzati dai tossicodipendenti per “farsi“. "Siamo stati sollecitati da molti cittadini – spiegano i ragazzi de La Ultras – a fare un sopralluogo all’interno di quello che resta del nostro amato e glorioso stadio; e dire che non siamo rimasti affatto sorpresi da ciò che abbiamo visto è quasi pleonastico. L’impianto, così abbandonato a se stesso, altro non è che un vero e proprio dormitorio a cielo aperto e la situazione peggiorerà ancora se chi di dovere non si prenderà veramente a cuore della sua sorte. Uno stadio degno non è importante solo per il Calcio ma è una risorsa per la città intera". La parte più calda del tifo organizzato bianconero entra a gamba testa contro l’amministrazione comunale e pretende risposte certe e celeri: "A seguito dell’abbattimento della gradinata, rivelatasi soltanto l’ennesimo spot elettorale di una amministrazione dedita più allo show che ai fatti – scrivono in un comunicato – non è seguito alcun altro intervento ed il famoso bando per i lavori ancora latita. Invitiamo il sindaco Giorgio Del Ghingaro e l’assessore preposto Rodolfo Salemi ad attivarsi perché il sospetto che dietro questo evidente disinteresse ci sia una chiara volontà politica è evidente. Adesso abbiamo toccato veramente il fondo".

Sull’argomento interviene anche Esmeralda Giampaoli, presidente Versilia Confesercenti Toscana Nord: "Lo stadio per deve essere una priorità – scrive –. Uno stadio moderno che coniughi gli eventi sportivi a quelli di intrattenimento. Un passaggio fondamentale per garantire alla città una proposta anche in chiave turistica alternativa al mare e soprattutto in una ottica di destagionalizzazione. Mai come adesso con una pandemia che non vuole allentare la propria morsa è quindi necessario pensare ad un futuro con canoni completamente diversi rispetto al mondo precovid. E questo anche in chiave turistica. Un mercato stravolto rispetto al passato – va avanti – che difficilmente tornerà almeno nei prossimi due-tre anni alla normalità. Bisogna quindi reinventare l’offerta dimenticando le rendite di posizione. In questa ottica secondo Confesercenti Versilia ha una grande opportunità legata allo stadio. Un progetto che deve partire in tempi rapidi per pensare ad una struttura sportiva, innanzitutto, che una città come la nostra merita. La Coppa Carnevale è stata una vetrina per nel periodo invernale oltre al Carnevale ed è impensabile abbandonare un patrimonio a livello promozionale del genere. Poi l’aspetto intrattenimento – conclude la presidente - non deve essere secondario. Il concerto evento di Jovanotti, dell’ estate 2019, ha dimostrato la capacità organizzativa della città anche per grandi numeri. Ecco che uno stadio moderno in grado di ospitare concerti, può essere la consacrazione di anche in questa chiave. La nostra associazione è dunque pronta a collaborare, per quanto di propria competenza, per una gestione moderna dello stadio in grado di risultare valore aggiunto per la città e per il suo tessuto commerciale".

Fonte: La Nazione

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