Il provvedimento per Gaspare Favara disposto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala per scadenza dei termini di custodia cautelare. L'uomo è accusato di aver ucciso Vincenzo Favoroso.
Castelvetrano (Trapani) - Gaspare Favara è tornato in libertà. E’ accusato di avere ucciso Vincenzo Favoroso, detto Takatà, ex calciatore e ultras della Folgore Castelvetrano, a colpi di fucile a novembre scorso a Castelvetrano (Tp). Lo ha disposto il giudice per le in
dagini preliminari del Tribunale di Marsala, Francesco Parrinello, per scadenza dei termini di custodia cautelare. A Favara - difeso dall’avvocato Massimo Mattozzi - è stata applicata la misura del divieto di dimora a Castelvetrano. Il ricalcolo del termine è avvenuto dopo che il Tribunale per il riesame di Palermo aveva rigettato l’appello della Procura della Repubblica di Marsala che aveva impugnato l’ordinanza nella quale il fatto di reato contestato a Gaspare Favara era stato qualificato come omicidio colposo dal giudice per le indagini preliminari. Il pubblico ministero aveva chiesto al Tribunale per il riesame di qualificare l’omicidio come doloso ma l'appello non è stato accettato. Qualche settimana fa i carabinieri hanno trovato due fucili a canne mozze all’interno di una cavità di un albero di ulivo, non lontano dal luogo del ritrovamento della vittima, in una zona di periferia di Castelvetrano. Uno dei due fucili, secondo gli investigatori, potrebbe essere l’arma che ha ucciso il giovane.
dagini preliminari del Tribunale di Marsala, Francesco Parrinello, per scadenza dei termini di custodia cautelare. A Favara - difeso dall’avvocato Massimo Mattozzi - è stata applicata la misura del divieto di dimora a Castelvetrano. Il ricalcolo del termine è avvenuto dopo che il Tribunale per il riesame di Palermo aveva rigettato l’appello della Procura della Repubblica di Marsala che aveva impugnato l’ordinanza nella quale il fatto di reato contestato a Gaspare Favara era stato qualificato come omicidio colposo dal giudice per le indagini preliminari. Il pubblico ministero aveva chiesto al Tribunale per il riesame di qualificare l’omicidio come doloso ma l'appello non è stato accettato. Qualche settimana fa i carabinieri hanno trovato due fucili a canne mozze all’interno di una cavità di un albero di ulivo, non lontano dal luogo del ritrovamento della vittima, in una zona di periferia di Castelvetrano. Uno dei due fucili, secondo gli investigatori, potrebbe essere l’arma che ha ucciso il giovane.
Fonte: La Sicilia
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