Empoli in A, batte il Cosenza 4-0 e la promozione arriva con 2 giornate d’anticipo

Il passaggio nella massima serie arriva con la conquista del primo posto in classifica: complice la sconfitta del Lecce (1-0) a Monza che scivola a -9 dai toscani

L’Empoli non sbaglia il secondo match point nel giro di quattro giorni e torna in serie A a distanza di due stagioni. Primi in classifica praticamente per tutto il campionato, i toscani coronano il loro dominio con la promozione matematica arrivata con un paio di giornate d’anticipo. La gioia è doppia perché il 4-0 rifilato in casa al Cosenza consegna non solo la serie A ma anche il primo posto in classifica, complice la sconfitta del Lecce (1-0) a Monza e ora a meno 9. Al secondo posto, allora, scala la Salernitana che ha 63 punti contro i 70 degli azzurri. L’Empoli, invece, festeggia la settima promozione della sua storia. Come ricordano le maglie celebrative: «Meravigliosa crea7urA». «È merito di tutti, ricordo che siamo la squadra più giovane. Non avevo mai vinto niente e mi ritrovo primo in serie B: merito della squadra» le prime parole del tecnico Alessio Dionisi.

Cavalcata inarrestabile

L’Empoli che si riaffaccia in serie A è una squadra da record. Su tutti i fronti, capace di perdere solamente due volte. La prima a Venezia, ormai più di un girone fa e la seconda sabato primo maggio ad Ascoli. Inaspettata, visto che avrebbe permesso di chiudere ancora prima i conti per la promozione. Nel mezzo 28 risultati utili consecutivi (13 vittorie e 15 pareggi), una striscia identica a quella ottenuta nel 2018, l’ultima volta che, con Aurelio Andreazzoli in panchina, l’Empoli è stato promosso. Allora l’aveva trascinato la coppia gol composta da «Ciccio» Caputo e Donnarumma, oggi i leader sono Leonardo Mancuso (20 reti, record personale) e Andrea La Mantia (10), entrambi a segno nella giornata decisiva. Insieme hanno segnato quasi la metà dei gol stagionali, 66, il miglior attacco della B. Non male per una squadra che ha anche la miglior difesa dietro a quella del Monza. Numeri ottenuti senza venir meno alla «vocazione» del club, che è lanciare talenti. E in questo senso sono diversi i giovani pronti a prendersi la vetrina nel prossimo calciomercato estivo. Su tutti Samuele Ricci, centrocampista classe 2001 e il terzino Fabiano Parisi, un anno più grande.

Un successo per il tecnico Dionisi

Poi c’è il tecnico, Alessio Dionisi, 41enne di Abbadia San Salvatore, in provincia di Siena. Il presidente Fabrizio Corsi, uno che non sbaglia quasi mai nella scelta dell’allenatore, l’ha tolto al Venezia per rilanciare la sua squadra dopo un’annata opaca. Scommessa vinta, come nel caso di Maurizio Sarri, altro toscano che su quella panchina ha incantato e ottenuto il passaggio al Napoli. Dionisi. «Pensiamo sia un predestinato e speriamo di godercelo più possibile» assicura il direttore sportivo Piero Accardi, consapevole che qualche richiesta di trasferimento arriverà, vista la compattezza e il gioco che hanno fatto vedere i suoi calciatori. Seguendo i passi di altri colleghi toscani che hanno vinto a Empoli e poi sono arrivati lontano, come Sarri ma anche Luciano Spalletti.

La gara decisiva

Ferito dopo l’ultimo ko, l’Empoli non ha nessuna intenzione di fallire. Aggredisce subito il match e lo stravolge nel giro di dieci minuti. Al 30’ La Mantia - poco dopo aver colpito la traversa - conquista un rigore, Mancuso lo segna e rompe la resistenza del Cosenza. Il presidente Corsi, in tribuna, salta e canta come un ultras, la squadra si riversa in attacco per chiudere i conti. Al 39’ La Mantia raddoppia sfruttando una conclusione defilata di Stulac e si ripete in spaccata dopo un’ora di gioco, alla fine di un’azione corale che è la cartolina della stagione dell’Empoli. Tre minuti più tardi, di testa, è il trequartista Bajrami, altro protagonista della promozione, a entrare nella lista dei marcatori su assist di Mancuso.

Fonte: Corriere

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