Scontri e lanci di bottiglie per lo striscione: 9 ultras del Venezia via dagli stadi

A maggio scorso il pestaggio in occasione della Venezia–Feralpisalò. Oggi gli allontanamenti del questore con il daspo. Domenica l'aggressione del tifoso interista in via Garibaldi in centro storico.

Aggressioni a chi indossa colori avversari ma scontri anche fra gruppi della stessa tifoseria. Dopo l'episodio di ieri, domenica 12 gennaio, a Venezia dove in via Garibaldi un tifoso interista è stato pestato da 4 o 5 supporter della squadra lagunare perché aveva la sciarpa neroazzurra al collo, il questore di Venezia Gaetano Bonaccorso ha intanto tirato le somme dopo gli scontri che c'erano stati all'imbarcadero del vaporetto Actv della Biennale a maggio scorso in occasione partita Venezia–Feralpisalò. Nove i provvedimenti di allontanamento dagli stadi con il daspo. Quattro dei destinatari non potranno più accedere agli stadi per un periodo tra 1 e 3 anni. Ai restanti cinque già raggiunti in passato da analoghi provvedimenti, oltre al divieto di accesso alle manifestazioni sportive, è stato disposto anche l’obbligo di presentazione agli uffici di polizia in occasione di tutti gli incontri di calcio della squadra del Venezia, per la durata tra i 3 e gli 8 anni.

A causa di uno screzio accaduto in precedenza per questioni legate a uno striscione arancio-verde, rubato ai veneziani dai tifosi palermitani, due gruppi di ultras lagunari si erano scontrati poco prima dell’inizio della partita di calcio. Avrebbero dovuto cambiare il vessillo, sciogliere il gruppo. Invece l'avevano tenuto lo stesso. Per questo giovani e vecchi ultras del Venezia si sono messi le mani addosso il primo maggio 2024. Durante la zuffa erano state lanciate alcune bottiglie in mezzo alla gente, a rischio di ferimento per più di qualcuno e il caos era finito soltanto quando è intervenuta la Digos lagunare. L’attività successiva ha portato all’identificazione dei nove tifosi esponenti di gruppi ultras locali e, sulla base degli elementi raccolti, il questore di Venezia ha disposto nei loro confronti il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

La Digos della questura di Venezia sta facendo accertamenti per identificare gli aggressori di via Garibaldi. Lungo il tratto di via Garibaldi dove c'è stato l'episodio non ci sono telecamere, perciò la polizia non avrà i video della sorveglianza e raccoglierà quelli dei privati. Il 29enne aveva messo in vista i colori dell'Inter passeggiando poco distante dall'area dello stadio insieme a un amico arrivato dall'Emilia Romagna insieme a lui, prima del match delle 15. I lagunari gli avevano fatto sapere che la sciarpa non era gradita. Era scattato l'alterco e poi le botte e le cinghiate, in base alle testimonianze.

Fonte: Venezia Today

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