La città tappezzata di striscioni contro il presidente del club rossoblù. Reso pubblico anche un comunicato stampa
Durissima presa di posizione da parte degli Ultrà Curva Sud 1979 che hanno messo in atto una iniziativa contro il presidente Eugenio Guarascio. La città tappezzata di striscioni con il chiaro invito al numero uno del Cosenza calcio di andare via e lasciare il club. Di seguito pubblichiamo il documento scritto dai tifosi e reso noto tramite la propria pagina facebook.
“ADESSO BASTA, GUARASCIO VIA DA COSENZA
Il “caso Santapaola” è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Il p
residente Guarascio non è di questa città e forse non sa che la nostra è da sempre una città che non ha mai discriminato nessuno, dovrebbe provare solo vergogna per aver allontanato un ragazzo che si impegnava e sudava sul campo solo per il cognome che portava. Non essere di Cosenza ha portato Guarascio ad offendere più volte i cosentini prima dicendo che per lui il Cosenza era soltanto un “hobby” e dopo giudicando noi ultras come “tifosi da strada”. Si è vero, veniamo dalla strada, ed è proprio per strada che noi abbiamo imparato la cultura della non discriminazione. E’ proprio nella strada che portiamo avanti i nostri valori di aggregazione e solidarietà, valori lontanissimi dalla logica di un presidente che pensa solo a riempirsi le tasche. In più in un decennio di presidenza Guarascio ha sempre disprezzato la tifoseria organizzata, addirittura è arrivato a daspare un signore anziano reo di averlo insultato. Per non parlare della nuova ondata di diffide che ci ha colpito a causa di una contestazione verso la società. Siamo stanchi di un presidente così lontano dalla nostra città e dalla sua gente, siamo stanchi di una persona che pensa solo ai propri interessi e che si sente incontestabile, siamo stanchi di un presidente ed una società incapaci di realizzare una programmazione seria che duri nel tempo e di investire nel settore giovanile. Siamo stanchi di avere calciatori che non sudano la maglia, che pensano di venire a Cosenza per bere nei locali invece di sudare la maglia e che si prendono la briga di denunciare chi contesta questo atteggiamento mortificante.
residente Guarascio non è di questa città e forse non sa che la nostra è da sempre una città che non ha mai discriminato nessuno, dovrebbe provare solo vergogna per aver allontanato un ragazzo che si impegnava e sudava sul campo solo per il cognome che portava. Non essere di Cosenza ha portato Guarascio ad offendere più volte i cosentini prima dicendo che per lui il Cosenza era soltanto un “hobby” e dopo giudicando noi ultras come “tifosi da strada”. Si è vero, veniamo dalla strada, ed è proprio per strada che noi abbiamo imparato la cultura della non discriminazione. E’ proprio nella strada che portiamo avanti i nostri valori di aggregazione e solidarietà, valori lontanissimi dalla logica di un presidente che pensa solo a riempirsi le tasche. In più in un decennio di presidenza Guarascio ha sempre disprezzato la tifoseria organizzata, addirittura è arrivato a daspare un signore anziano reo di averlo insultato. Per non parlare della nuova ondata di diffide che ci ha colpito a causa di una contestazione verso la società. Siamo stanchi di un presidente così lontano dalla nostra città e dalla sua gente, siamo stanchi di una persona che pensa solo ai propri interessi e che si sente incontestabile, siamo stanchi di un presidente ed una società incapaci di realizzare una programmazione seria che duri nel tempo e di investire nel settore giovanile. Siamo stanchi di avere calciatori che non sudano la maglia, che pensano di venire a Cosenza per bere nei locali invece di sudare la maglia e che si prendono la briga di denunciare chi contesta questo atteggiamento mortificante.
VOGLIAMO GENTE CHE SUDA SUL CAMPO E UNA SOCIETA’ CHE SIA REALMENTE ATTACCATA A QUESTA MAGLIA ED ALLA SUA GLORIOSA STORIA”.
Fonte: Tifo Cosenza
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