Scontri prima di Monastir-Tempio: denunciati 21 ultras

Per tutti loro potrebbe scattare l’applicazione del Daspo. L’episodio è avvenuto il 26 gennaio in una zona distante dal campo sportivo comunale: lesioni per tre tifosi

Sono stati denunciati dai carabinieri di Monastir 21 tifosi, di età compresa tra i 17 e i 52 anni, per il loro coinvolgimento negli scontri avvenuti il 26 gennaio scorso, in occasione della partita tra Monastir 1983 e Tempio Pausania, valida per il campionato regionale di Eccellenza.

L’episodio si è verificato intorno alle 14:55 in via Bottego, un’area distante dal campo sportivo comunale, che i due gruppi di tifosi avevano presumibilmente scelto per confrontarsi senza essere immediatamente individuati dalle forze dell’ordine. L’incontro, premeditato, si è rapidamente trasformato in un tafferuglio tra i due schieramenti, con scontri corpo a corpo tra le tifoserie.

L’intervento immediato dei carabinieri, già presenti nelle vicinanze per garantire la sicurezza dell’evento sportivo, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Alla vista delle pattuglie, i partecipanti si sono dispersi nel tentativo di sottrarsi all’identificazione, ma grazie a una serie di riscontri investigativi, le indagini hanno permesso di ricostruire i fatti e di identificare i principali responsabili.

Nel corso degli scontri, tre tifosi della squadra locale hanno riportato lievi lesioni, pur senza formalizzare alcuna denuncia nell’immediato. Gli approfondimenti successivi hanno tuttavia permesso di raccogliere elementi utili a confermare il loro coinvolgimento negli eventi e le conseguenze fisiche riportate.

Dei 21 denunciati, 13 risultano appartenere alla tifoseria del Monastir 1983, mentre 8 sono sostenitori della squadra ospite. Le indagini sono tuttora in corso, con l’obiettivo di individuare eventuali ulteriori soggetti coinvolti e di accertare le singole responsabilità.

Parallelamente, i nominativi dei tifosi deferiti verranno trasmessi alla Questura di Cagliari, che valuterà l’applicazione del Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.

Fonte: Cagliari News

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