Casarano-Taranto, assolti i 15 ultras accusati dei disordini

Si è concluso con l’assoluzione per tutti e 15 gli imputati, il procedimento che vedeva alla sbarra altrettanti ultras del Taranto e del Casarano, con le accuse di rissa e resistenza a pubblico ufficiale.

A deciderlo la seconda sezione penale del tribunale di Lecce con il giudice Merj Giuri.

Gli scontri risalgono all’8 settembre 2019, in occasione della partita di Serie D tra Taranto e Casarano, quando le tifoserie delle due squadre, ognuna con le proprie frange più estreme, si sono scontrate violentemente prima e dopo l’inizio della partita. Secondo l'accusa, i tifosi avrebbero tentato di entrare in contatto per provocare uno scontro diretto, dando vita a una sassaiola che ha coinvolto la polizia. Gli agenti sono intervenuti per sedare la situazione, ma gli scontri sono ripresi con maggiore violenza in un’altra area esterna allo stadio.

Le immagini di quel giorno raccontano di tafferugli brutali, con lanci di sassi, bottiglie, aste cinte e transenne, il tutto a pochi metri dall'ingresso degli spettatori, impauriti e increduli di fronte a tanta violenza.

Inizialmente gli indagati erano 21 e per tre di loro si era profilata anche l'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, in quanto avrebbero cercato di ostacolare l'arresto di un compagno da parte della polizia. Tuttavia, la difesa, rappresentata da un collegio di avvocati tra cui Giuseppe Milli del foro di Lecce, Francesco Nevoli, Fabio Fantastico, Antonio Mancaniello, Roberto Aldo Bray, Claudio Petrone e Simone Viva, è riuscita a dimostrare l’innocenza dei propri assistiti, portando all’assoluzione.

Fonte: Taranto Today