𝐆𝐥𝐢 𝐔𝐥𝐭𝐫𝐚𝐬 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐉𝐮𝐯𝐞𝐧𝐭𝐮𝐬 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐫𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐬𝐭𝐫𝐢𝐬𝐜𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐒𝐮𝐩𝐞𝐫𝐠𝐚: “𝐍𝐨𝐧 𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐦𝐚𝐢 𝐚𝐯𝐮𝐭𝐨 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢 𝐦𝐨𝐫𝐭𝐢”

Gli Ultras della Juventus hanno rilasciato un comunicato in cui spiegano il loro gesto davanti alla Basilica di Superga e negano qualsiasi malizia nei confronti delle leggende del Torino cadute.

In vista del Della Mole di sabato, i Drughi (il più famoso gruppo ultras juventino) hanno esposto degli striscioni davanti alla Basilica di Superga, suscitando grande irritazione tra i tifosi del Torino.

Questo sito è sinonimo del disastro aereo di Superga che il 4 maggio 1949 costò la vita all'intera squadra del Granada. Quella squadra era conosciuta come il “Grande Torino”, avendo dominato il calcio italiano nel secondo dopoguerra.

Pertanto, la Juventus come club si è affrettata a prendere le distanze dalle controverse azioni dei suoi ultras.

I Drughi però ribadiscono di non aver mai avuto intenzione di insultare i morti nel loro corteo organizzato, sottolineando che la Basilica di Superga è un simbolo di Torino come città e non solo del club torinese.

“Riguardo alle polemiche legate a quanto accaduto venerdì sera, ci teniamo a sottolineare che la Basilica di Superga è un simbolo della città di Torino fin dalla sua costruzione al pari della Mole e dei Caval'd Brons, e non di Torino come club”, si legge nel comunicato pubblicato dal Drughi via IlBianconero.

“Abbiamo sempre rispettato i morti, così come vorremmo che altre fanbase facessero nei confronti dei nostri morti.

“Nessuno si permetteva nemmeno di pensare di insultare la lapide dei caduti.

“Era solo la dimostrazione che Superga, che protegge dall'alto (la collina), la nostra città, fa parte della storia della prima squadra del Torino dal 1897.”

Fonte: mondocalcionews